Borghesia violenta
I bravi ragazzi del terrorismo italiano
di Nicola Ventura, David Barra
letto da Rocco Tedeschi
a cura di Paolo Girella, Maria Saracino
Regia Paolo Girella, Maria Saracino
Pubblicazione 14 giugno 2024
Studenti di medicina prossimi alla laurea, figli di magistrati o di ministri, enfant prodige del cinema italiano; sono tutti giovani promettenti i “bravi ragazzi” del terrorismo italiano. Ventenni eleganti, dalle facce pulite e l’eloquio pacato. Giovani che a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 danno vita allo “spontaneismo armato”, realizzano attentati, sequestri e rapine; uccidono giudici, poliziotti, avversarsi politici, spesso giovani come loro.
Sullo sfondo, un’Italia post-sessantottina lacerata da spinte opposte, un retroterra cattolico, un contesto studentesco sul quale innestare la radicalizzazione politica.
La prima serie è dedicata a Valerio Fioravanti, enfant prodige del cinema italiano e fondatore dei NAR – i Nuclei Armati Rivoluzionari, organizzazione terroristica attiva dal 1977 al 1981 che segnò un punto di svolta nell'eversione nera. Valerio Fioravanti è stato processato e ritenuto colpevole di essere l'esecutore della strage di Bologna del 2 agosto 1980.
A seguire, Marco Donat-Cattin, detto comandate Alberto, figlio di Carlo Donat-Cattin esponente di spicco della Democrazia Cristiana, che ricoprì la carica di ministro per diverse legislature. Marco fu un militante di Prima Linea, organizzazione di estrema sinistra seconda solo alla Brigate Rosse.
Alessandro Alibrandi, detto Alì Babà, figlio del giudice istruttore del tribunale di Roma Antonio Alibrandi, fu un membro dei NAR. Conobbe il suo fondatore, Valerio Fioravanti, sui banchi di scuola del liceo Kennedy, nel quartiere di Monteverde, a Roma.
Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, morì nel 1975, a 19 anni, dopo essere stato aggredito con una chiave inglese Hazet 36 da membri di Avanguardia Operaia. Alcuni degli allora studenti di medicina, condannati per omicidio preterintenzionale, hanno successivamente fatto carriera sino a ricoprire prestigiosi incarichi ospedalieri.